Le vicende di Davin:
il tradimento di Horus
Tutti sanno che Horus tradì l'Imperatore, ma quante di queste persone sanno precisamente com'è andata? Chi lo ha portato a farlo? In che modo? Sicuramente lo sa chiunque abbia letto come me False Gods o semplicemente abbia letto qualcosa su Internet, ma molti non sanno con precisione ciò che è accaduto, e perciò con questo articolo vi racconterò le vicende di Davin.
Davin era un pianeta ferale, in cui regnavano vari tipi di logge, prevalentemente guerriere. La 63a Spedizione, comandata da Horus, portò la Verità Imperiale su quel pianeta, ma ammirò le logge guerriere e sapendo che non comportavano alcuna adorazione divina le mantenne intatte. Il comando del pianeta venne affidato da Horus a Eugen Temba, di cui si fidava ciecamente per tale compito.
Poco dopo però ci misero lo zampino i Predicatori, che come primi Astartes adoratori del Caos portarono l'adorazione di Nurgle sul pianeta.
Durante le varie missioni di Horus, il Primo Cappellano dei Predicatori Erebus portò la notizia del tradimento di Temba al Signore della Guerra, il quale si infuriò per le varie citazioni di insulti e arroganza da parte del governatore di Davin. Subito la 63a Spedizione partì alla volta di Davin, e Horus prese Erebus con sé. Dopo un po' Garviel Loken notò insieme a Torgaddon che Horus iniziava ad ascoltare di più i consigli di Erebus che quelli del Mournival, il consiglio guerriero personale di Horus formato da Garviel Loken, Tarik Torgaddon, Ezekyle Abaddon e Horus Aximand.
Una volta arrivati su Davin, videro come il pianeta era cambiato. Dall'orbita appariva con un alone giallognolo/marrone da cui non traspariva nulla della superficie del pianeta. Quando l'assalto iniziò, vennero dispiegate le forze di astartes tramite capsule d'atterraggio e stormbird, vari velivoli con Guardie Imperiali (tra cui altre stormbird) e il Titano Imperatore Dies Irae. Subito i vox iniziarono a trasmettere su numerosi canali cantilene che lodavano il sommo Nurg-leth (Nurgle), ma ovviamente gli Imperiali non capirono di cosa si trattasse e pensarono fosse semplicemente una tattica di disturbo. L'esercito atterrò sulla superficie del pianeta, trovandosi in un ambiente profondamente inospitale, ricoperto da fanghiglie melmose e tossiche, gas velenosi e paesaggi rinsecchiti e privi di vita. Garviel Loken e Torgaddon esplorarono la superficie cercando di individuare i nemici con l'utilizzo dell'Auspex, ma non venne rilevato nulla. L'esplorazione continuò fino a quando qualcosa uscì dalle pozze melmose. Assomigliavano a uomini, ma non erano più ritenibili tali. Assomigliavano più a zombie, dalla carnagione verdastra, con bubboni, cisti, pustole, carni marcescenti e arti viscidi. Il combattimento iniziò tra gli zombie di Nurgle e l'esercito imperiale, e i Caotici si dimostravano resistentissimi e immortali fin quando non gli veniva tagliata la testa. Horus guidò il Mournival, le squadre aggregate e altri capitani nella nave abbattuta Gloria dell'Imperatore, trovandosi davanti ancora più zombie, una marea immensa che continuava a riversarsi sui Figli di Horus. Loken contesta il fatto che Horus stesse dando più ascolto ad Erebus che a loro e Torgaddon lo appoggiò, perciò i due vennero lasciati davanti all'entrata della nave mentre gli altri entrarono per trovare Temba. Ovviamente Horus non disse esplicitamente che li abbia fatti rimanere lì per aver contestato una sua decisione, ma Loken era fortemente convinto che fosse stato per quel motivo. Mentre Loken e Torgaddon affrontavano gli zombie all'esterno, gli altri lo facevano all'interno cercando il governatore. Verulam Moy, Capitano della 19a Compagnia, fu il primo a trovare Temba e a ricevere le tentazioni del Caos. Tembra venne rifiutato e il suo corpo mutato dai poteri perniciosi abbatté con estrema velocità e facilità il povero Capitano, lasciandolo esanime sul ponte semidistrutto della nave. Horus fu il seguente, trovando il cadavere del fidato Moy e subito dopo Eugen Temba. Anche il Signore della Guerra ricevette le tentazioni del Caos, ma niente poteva corromperlo in questo modo. Un nuovo combattimento si svolse, questa volta tra Horus Lupercal e Eugen Temba con il suo pugnale. Il governatore ha la peggio, ma Horus viene gravemente ferito dal quel pugnale che sembra poter ferire tranquillamente un Primarca. Gli altri Capitani trovarono Horus, soccorrendolo e portandolo fuori dalla nave, e notando che con la morte di Temba tutti gli zombie erano caduti a terra privi di vita. Horus venne portato sulla sua nave, lo Spirito Vendicativo, ma gli Apotecari non riuscirono a fare nulla: la biologia di un Primarca era diversa da quella di un Astartes e le ferite apportate dal pugnale avevano trasmesso un virus che sembrava essere fatto apposta per Horus, un cosiddetto ammazza-Primarchi.
La situazione di Horus peggiorò, Loken e Torgaddon erano preoccupati e Aximand cercava di tranquillizzare il furioso Abaddon, ma dopo qualche ora Horus parve stabilizzarsi. Ma fu solo un'impressione perché poco dopo il Primarca cadde in coma, così la loggia segreta presente tra i Figli di Horus (di cui Loken e Torgaddon sono ex-membri, mentre Abaddon, Aximand ed Erebus sono membri attivi) si riunì ed Erebus disse di conoscere una loggia di Davin che avrebbe potuto guarirlo. Inizialmente i membri furono scettici, ma successivamente accettarono pur di trovare un metodo di salvezza per il loro Primarca.
Una parte della loggia scende nuovamente su Davin, portando il comatoso Horus nel Tempio della Loggia del Serpente e posizionandolo in una camera che, una volta chiusa, si sarebbe riaperta dopo nove giorni se egli fosse stato salvo. Nel frattempo Loken cercava insieme ad un suo amico Iterator (persone molto sagge che tengono discorsi al popolo) indizi nella grande biblioteca dello Spirito Vendicativo, trovando che l'arma che aveva ferito Horus era un Anathame, un'arma del Caos rubata nei musei di armi dell'Interex, una razza incontrata anni prima dai Figli di Horus con cui avevano avuto un conflitto appunto per un'arma rubata. Loken ragionò su coloro che erano presenti durante gli incontri con l'Interex ricordandosi che l'unico senza un impegno particolare era Erebus. Immediatamente capì che Erebus era la causa di tutto e venne anche a conoscenza del fatto che Horus era stato portato nel Tempio della Loggia del Serpente su Davin. Mentre Loken investigava, Horus era dentro un sogno. In quest'ultimo, Horus si risvegliò nudo (non sto scherzando) e senza minimamente ricordarsi chi fosse. Sapeva solo di trovarsi in un grande paesaggio pieno di prati e foreste e perciò iniziò a vagare immerso nei suoi pensieri. Improvvisamente il paesaggio iniziò a cambiare, trasformandosi sempre di più nell'inquinato pianeta dov'era cresciuto, Chtonia. Cominciò a correre, sfuggendo alla mutazione del paesaggio e venendo affiancato da un branco di lupi. Uno di essi gli chiese "chi sei?" e lui rispose "Horus" sapeva solo quello "chi sei?" richiese il lupo "Horus!" insistette il Primarca che correva a quattro zampe. Uscirono da una foresta sempre più rinsecchita, trovandosi nella pianura, di notte e con la luna piena grande nel cielo "chi sei?" ripeté di nuovo il lupo. Horus pensò al lupo, pensò a Chtonia, poi alla luna, infine collegò il tutto e iniziò a sentire nella testa il suo cognome urlato a gran voce "Io sono Horus Lupercal, Primarca dei Lupi della Luna e Signore della Guerra dell'Imperium!". L'ambiente intorno a sé scomparve e si trovò nel buio.
Contemporaneamente Loken cerca ancora indizi sulla loggia nella biblioteca.
Horus si ritrova davanti Sejanus, il suo più fidato Capitano ormai deceduto da tempo. In realtà, egli è Erebus, ma si camuffa da Sejanus per avere la piena fiducia del Primarca. Sejanus conduce Horus in varie ambientazioni, facendo grandi spiegazioni sui Primarchi, sull'Imperium e arrivando addirittura a fargli ammettere che sarebbe stato meglio Sanguinius come Signore della Guerra. L'ultima e più importante ambientazione dove si Horus venne condotto fu la camera dove si trovavano i Primarchi ancora neonati, prima che avvenisse l'incidente. Sejanus gli fece esplorare la stanza, facendogli capire dove si trovavano. Horus era scioccato. Sejanus gli riportò alla memoria la questione dell'incidente, chiedendogli la sua opinione. Horus spiegò che era stato un incidente, ma Sejanus scosse la testa e disse che tuttò ciò si sapeva. L'Imperatore aveva visto, ma aveva lasciato accadere ogni cosa. Disse che il motivo per cui l'Imperatore non aveva creato tutti Primarchi al posto di soli venti figli, era perché sapeva che altrimenti lo avrebbero sottomesso, ma lui voleva il potere. Disse che alla fine della Grande Crociata, l'Imperatore li avrebbe lasciati da parte prendendosi tutti i domini e i meriti, e Horus era infuriato. Non poteva credere a queste affermazioni, ma il tarlo del dubbio era dentro di lui. Mentre era furioso, un suo pugno si abbatté contro la capsula del secondo Primarca Perduto, la numero XI, sentendo un sibilo provenire dall'interno quando il contenitore si crepò. Horus pensò al fatto che il Primarca XI non avrebbe visto la luce, si pensa probabilmente perché sarebbe morto dopo l'incidente per la rottura definitiva della capsula e la prolungata esposizione al vuoto siderale, una cosa mai confermata anche per il fatto che non si sa se il sogno di Horus fosse solo immaginazione o un vero e proprio viaggio nel tempo. Improvvisamente qualcosa comparve in mezzo alle capsule, somgiliante ad un vortice Warp. Gli allarmi dell'edificio iniziarono a suonare, i Custodes fecero irruzione e Horus fu costretto a combattere perfino un Custodes che avrebbe conosciuto solo da adulto. Il vortice si espanse, gli allarmi suonarono più forti, i Custodes morirono e Horus si trovò faccia a faccia con suo padre, L'Imperatore dell'Umanità. Il guerriero in armatura dorata, dalla pelle abbronzata e i capelli corvini non lo riconobbe, gli chiese chi fosse e Horus glielo disse. Ovviamente non poteva sapere chi fosse perché i Primarchi erano ancora neonati, ma Horus impazzì mentre l'Imperatore si voltò lasciandolo da solo mentre il famoso incidente acadeva. Il Signore della Guerra chiese gridando "Padre, perché mi hai abbandonato?!" ma non ricevette risposta.
Loken finalmente trovò la cosa più importante che potesse trovare. Un libro scritto con gli stessi caratteri che portava Erebus nei suoi tatuaggi. Con un computer decifrò la scrittura e venne fuori la profezia del tradimento di Horus, già scritta da tempo immemore.
Nel sogno di Horus, il buio pervase nuovamente l'ambiente e subito dopo si ritrovò nel paesaggio iniziale. Al suo fianco c'erano due individui. Uno era Erebus con le sue vere sembianze svelate da Magnus il Rosso, che aveva previsto il tradimento di Horus e grazie ad un rituale psionico era entrato dentro il sogno di Horus per riportarlo al lume della ragione. Ci fu una lunga discussione, in cui Erebus e Magnus si facevano battaglia a parole per convincere Horus...e alla fine Horus decise, risvegliandosi dopo nove giorni, sano e forte sotto il potere del Caos e partendo per il viaggio verso Istvaan III...
Questo era quasi tutto ciò che mi ricordo sulle vicende di Davin, anche se ho tralasciato qualche personaggio marginale e ho cercato di mettere bene quelli importanti come Loken. Se voleste leggere tutto ciò in tutti i suoi dettagli, potete trovarlo nel romanzo False Gods.
E dopo questo lungo riassunto di un intero romanzo, sono contento di lasciarvi al prossimo articolo con una conoscenza più approfondita sul tradimento di Horus.
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